La seconda tappa del SalvaEstate 2020, iniziativa della cooperativa sociale Salvagente rivolta agli adolescenti dai 14 ai 18 anni, avviata lo scorso 24 agosto, si è conclusa l’11 settembre e ha rappresentato un vero e proprio “toccasana” per i ragazzi che vi hanno partecipato. Se la cornice della prima parte era essenzialmente esperienziale, la seconda si è concentrata sul concetto del “Ripartiamo”, ovvero su una vera e propria ricarica delle batterie in vista dell’avvio dell’anno scolastico, per riprendere confidenza con lo studio.

“In effetti – spiega Mandy Barucci, una delle tutor della cooperativa – dopo il lockdown forzato un riavvicinamento, seppur graduale, ai ritmi della formazione scolastica è stato molto utile. E lo è stato ancor di più per il gruppetto dei quattordicenni, che hanno terminato la scuola media e in questi giorni si affacciano per la prima volta agli Istituti Superiori. Per loro abbiamo studiato un percorso particolare per accompagnare questo passaggio cruciale della loro vita. Avendo finito un ciclo scolastico, non avevano a disposizione i tradizionali compiti delle vacanze, per questo abbiamo predisposto schede relative alle materie principali (italiano – matematica – inglese), al fine di togliere loro un po’ di “ruggine” nello studio e affinare la loro preparazione, in vista dei test d’ingresso, prove sempre più importanti, tramite le quali i nuovi insegnanti valutano i livelli di formazione dei ragazzi”.

Il progetto estivo della cooperativa Salvagente, seppur incentrato sullo studio, ha dimostrato una valenza anche a livello relazionale, molto apprezzata sia dai tutor che dai ragazzi, che avevano sospeso le loro frequentazioni in presenza dalla scorsa primavera.

“E’ stato bellissimo – continua Mandy – ritrovarsi e scoprire, in pochi giorni, forse anche in poche ore, che il distacco fisico a cui siamo stati sottoposti a causa del Covid19, non ha scalfito il nostro rapporto, anzi ci ha riempito il cuore di un desiderio grande e profondo di stare insieme. Abbiamo cambiato sede (il progetto si è svolto presso la Fabbrica delle Candele di Forlì e non presso la sede della cooperativa), ma abbiamo capito che fare “casa” non dipende dai muri, ma dalla nostra straordinaria voglia di stare insieme e condividere momenti di crescita comuni”.

Sono queste emozioni condivise anche dai ragazzi che hanno preso parte al progetto: “Mi sono trovato molto bene – afferma Alex Tagliaferri, che in questi giorni muove i primi passi presso l’ITIS indirizzo chimico – fra una scheda e l’altra (alcune semplici e altre complesse) abbiamo avuto la possibilità di fare qualche pausa e riallacciare legami con gli amici del Salvagente che frequentavo prima del lockdown; in più lo studio e il ripasso mi hanno aiutato a non fare brutte figure durante i test d’ingresso”.

“Mi sono resa conto – spiega Martina Caramia, oggi studentessa all’Istituto Ruffilli percorso socio-sanitario – che questa esperienza è stata un po’ frenata dalla precauzioni anti-Covid, rispetto alla libertà che avevamo prima, nonostante ciò è stato molto bello, anche per il rapporto costruttivo con i tutor: ci hanno ripreso quando serviva, ma si sono dimostrati molto disponibili con atteggiamenti decisamente aperti verso noi ragazzi. Personalmente ho anche acquisito un metodo a mia misura per studiare, che mi servirà molto anche al di fuori di questa esperienza”.

Per Guendalina Ferri (Istituto Tecnico Economico Matteucci) è stata la prima esperienza al Salvagente: “Ho conosciuto la cooperativa – racconta – da un volantino che mi sono portata a casa, me ne aveva parlato anche una mia amica: sono molto soddisfatta di questa esperienza, perchè vi ho trovato gli strumenti per reingranare nello studio dopo l’estate: in più si è creato un bel clima di gruppo fin da subito. Oggi so che, se nel corso dell’anno scolastico avrò bisogno di un supporto, il Salvagente potrà offrirmelo”.