Progetto InRete

Il progetto InRete, promosso dal Consorzio Solidarietà Sociale Forlì-Cesena, le cooperative sociali Salvagente, L’Accoglienza, Domus coop, Paolo Babini, DiaLogos, la Fondazione Buon Pastore (Caritas) e il Comune di Forlì, si pone l’obiettivo di agire sul sostegno alle famiglie multiproblematiche come elemento centrale per contrastare la povertà educativa minorile del distretto di Forlì (Emilia Romagna).
Attraverso l’introduzione della figura dell’educatore famigliare territoriale, il Family Mentor, con funzione di mediatore tra famiglia, Scuola e servizi territoriali, si intendono attivare processi e relazioni nuove, rafforzando le capacità e le risorse degli adulti, per prevenire e contrastare la cronicizzazione di situazioni di vulnerabilità sociale.
Inoltre, il progetto mira ad aumentarne il successo scolastico dei minori del territorio tra i 6 e i 17 anni che presentano situazioni di fragilità, accompagnandoli nella scoperta di talenti e competenze attraverso opportunità di apprendimento, da realizzarsi in aula e in altri contesti educativi, finalizzate a valorizzare le abilità di ognuno sia all’interno del percorso scolastico che nella comunità di appartenenza.

Le azioni progettuali comprendono:

  1. L’attivazione del Family Mentor: figura di riferimento per la raccolta di segnalazioni da parte di Scuole, Servizi Sociali e centri di ascolto Caritas, di famiglie con minori in età scolare in situazione di vulnerabilità. Il Family Mentor svolge funzioni di ascolto e orientamento rispetto alle scelte genitoriali attraverso colloqui individuali, incontri di gruppo o momenti formativi costruendo per ogni nucleo preso in carico un percorso di accompagnamento con proposte per genitori e minori.
  2. Scuola InRete: insieme di iniziative diversificate per target di età e mirate a sviluppare e migliorare le competenze cognitive e non cognitive dei minori e contrastare il rischio di abbandono e dispersione scolastica.
    minori 6-11 anni: laboratori espressivo-relazionali che agiscono sul gruppo classe e mirano a sviluppare l’identità di gruppo e favorire l’integrazione di competenze diverse
    minori 12-14 anni: laboratori di didattica alternativa basate sulla metodologia del learning by doing e sull’approccio inclusivo, volti a lavorare sulle competenze trasversali con focus particolare su minori BES, DSA, disabili lievi e stranieri. Per questo target di destinatari sono inoltre previste attività pomeridiane di educazione allo studio, dislocate presso le scuole o presso i centri educativi gestiti dalle coop.ve partner.
    minori 15-17 anni: interventi individuali di supporto allo studio per studenti del biennio delle superiori (italiani e stranieri) volti a indentificare blocchi cognitivi e acquisire stili di apprendimento più efficace. I percorsi, concordati con gli insegnanti e soggetti a valutazione periodica, possono includere attività di ri-orientamento per quei ragazzi che presentano rischi di drop out.
  3. Chi ben (ri)comincia: attività estiva finalizzata ad offrire opportunità educative e di socialità in particolare a minori in condizioni di fragilità (DSA, BES, stranieri o con disabilità lievi) con un focus specifico sul potenziamento/recupero di conoscenze e competenze in ambito scolastico.

Un progetto selezionato da Con i Bambini
nell’ambito del Fondo per il contrasto
della povertà educativa minorile.

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