Anche questa estate il Salvagente ha deciso di non andare in vacanza e lanciare il SalvaEstate, un insieme di proposte culturali, scoperte del territorio e del suo patrimonio, attività laboratoriali e di educazione al digitale e uso delle tecnologie, corsi di fumetto, esperienze di educazione all’impegno e alla cittadinanza attiva, nonché attività di potenziamento e di recupero scolastico in vista degli esami di recupero di settembre.

“Non potevamo lasciare soli i nostri ragazzi e quanti ne facessero richiesta in un momento così delicato come quello del tempo estivo – sottolinea Agnese Rustignoli, direttrice della cooperativa sociale Salvagente – Stiamo mettendo in campo tutte le nostre energie e i nostri talenti per far loro delle proposte stimolanti ed allo stesso tempo esigenti, impegnative, perché siamo certi che solo così possano tirar fuori il meglio di sé, come hanno dimostrato durante l’alluvione che ha colpito la nostra cara città. Non a caso i loghi realizzati per le nostre attività sono tutti legati alla bicicletta: non solo perché è il simbolo per eccellenza dell’indipendenza, di un bisogno di evasione ed allo stesso tempo di scoperta e di contatto con la natura tipici del periodo estivo, ma soprattutto perché la bicicletta non si muove senza la catena, la catena della relazione educativa, la sola capace di “azionare” un movimento nei ragazzi”.

E la risposta dei ragazzi è stata altissima. Il progetto START UP!, ad esempio, promosso dalle cooperative sociali Paolo Babini, Salvagente e L’Accoglienza, sta coinvolgendo 80 ragazzi tra i 14 e i 17 anni in percorsi di educazione all’impegno e alla cittadinanza attiva sotto la guida di un tutor, all’interno di 12 realtà per lo più del Terzo Settore del territorio.

Commenta l’educatrice Mandy Barucci coinvolta nel progetto: “I ragazzi non smettono mai di sorprenderci, superando qualsiasi aspettativa o luogo comune sulla loro generazione. Più il compito di lavoro è impegnativo e faticoso, più si mettono in gioco e fanno squadra, coinvolgendo anche chi si tirerebbe indietro. E mentre li vedi in azione e sei in azione con loro, anche il tuo sguardo di adulto cambia. La fiducia reciproca cresce e godersi i momenti spensierati di pausa con loro diventa una necessità, una boccata che dà senso alla fatica e valorizza il lavoro di tutti”.