Una canzone dei Police recitava: “Solo un naufrago, un’isola dispersa nel mare, un altro giorno solitario…Salvami prima che io cada nella disperazione. Manderò un SOS al mondo. Spero che qualcuno trovi il mio messaggio nella bottiglia” e terminava “Sono uscito questa mattina, non crederai cosa ho visto, cento miliardi di bottiglie rovinate sulla riva. Sembra non sia il solo ad essere solo. Cento miliardi di naufraghi”.

“È inutile chiudere gli occhi – commenta Agnese Rustignoli, direttrice del Salvagente – gli effetti di questi ultimi due anni sono evidenti: tante fatiche per i nostri adolescenti, tanti tasselli da recuperare, sul piano degli apprendimenti e delle relazioni, chiare conseguenze del lockdown prima e della scuola in didattica digitale integrata poi. Con il ritorno della scuola in presenza, stiamo toccando con mano gli effetti di questi difficili anni: un’ “esplosione” del bisogno non solo per l’apprendimento, ma specialmente per l’acquisizione di competenze relazionali, sociali, emotive e culturali, fondamentali per una buona crescita”.

E’ evidente, quindi, che il benessere degli adolescenti non può passare unicamente, per quanto riguarda la cooperativa sociale Salvagente, da un ripristino della “normalità” nelle attività di aiuto allo studio, ma deve includere la comprensione e la presa in carico dei disturbi cognitivi e delle nuove domande di salute fisica e mentale, emerse dopo un lungo periodo di socializzazione a singhiozzo.

“Desideriamo quindi – continua Agnese – rispondere a questo SOS e soprattutto non vogliamo “discriminare” nessuno. Dico questo perchè quest’anno, oltre il 26% dei nostri ragazzi presentano una situazione economica familiare precaria. Consapevoli che sono proprio tali situazioni che, se trascurate, rischiano di sfociare in casi di dispersione scolastica, abbiamo deciso di non lasciare le famiglie sole e applicare loro una riduzione della retta mensile, seppur vitale per la sopravvivenza delle nostre attività. Ma il futuro dei nostri ragazzi è troppo urgente!

Abbiamo pertanto deciso di creare un fondo ad hoc dedicato a loro: l’idea della vendita solidale di bottiglie di birra artigianale è quindi un riflettore puntato sulla necessità di prendersi a cuore i nostri adolescenti, per riscoprire la gioia dell’aiuto reciproco, farsi compagni del loro cammino e raccogliere la loro richiesta di aiuto. Una missione decisamente ardua e impegnativa, una bella sfida! Per questo vi chiediamo di non lasciarci soli e raccogliere il nostro message in a bottle”.

La birra artigianale proposta, denominata Birra 10+, è prodotta dalla Premiata Fabbrica di Birra Pasqui, di cui è referente Umberto Pasqui e personalizzata con tre etichette d’autore, illustrate da Laura Fiori, due persone da tempo tempo coinvolte nelle attività della cooperativa.

“Sono molto felice – afferma Laura Fiori – di mettere a disposizione del Salvagente le mie capacità di illustratrice: per me è un modo di ringraziare la cooperativa per quanto mi è stata vicino durante l’adolescenza di mio figlio. Ritengo che l’esperienza del Salvagente abbia un grande valore in termini di accompagnamento nella crescita dei ragazzi, in più è stata una ricchezza anche per me nei tanti anni in cui mi sono coinvolta come insegnante volontaria, in quanto mi ha fatto scoprire nuove modalità nella relazione con i ragazzi, che mi sono state molto utili anche nella mia professione di docente”.

La Birra 10 + viene proposta in bottiglia singola da 750 ml (offerta minima euro 8,00), in confezione da 2 bottiglie (offerta minima euro 15,00) e da tre bottiglie (offerta minima euro 20,00). E’ possibile ordinare la Birra 10+, inviando una e mail a: segreteria@coopsalvagente.it, indicando la quantità di bottiglie richieste o contattando il numero 345-4867218.