Oltre 100 persone hanno partecipato lo scorso 16 maggio alla presentazione del progetto Start Up 2017, promosso congiuntamente dalle cooperative sociali Salvagente, Paolo Babini, L’Accoglienza e dall’associazione Aiuto allo Studio. L’iniziativa prevede, nel periodo 19 giugno – 28 luglio, un’attività di educazione al lavoro riservata ad adolescenti fra i 14 e 17 anni, tramite stage settimanali in contesti lavorativi del territorio.
“L’obiettivo di Start Up – ha precisato Agnese Rustignoli (coop. Salvagente) che con Irene Garzaniti (coop. Babini) è la responsabile del progetto – è quello di avvicinare i ragazzi al lavoro non tanto in un’ottica produttiva, quanto verso una conoscenza delle responsabilità e delle regole che questo mondo impone: un primo approccio, insomma, in un contesto nuovo, esterno alla scuola, dove cimentarsi, coinvolgersi nella concretezza dell’impegno quotidiano, coltivare relazioni e anche scoprire i propri talenti”.
Il meccanismo di Start Up prevede che i giovani siano impegnati in stage settimanali in 9 strutture del territorio, con il supporto di tutor, che hanno il compito di accompagnarli a piccoli gruppi di 5 unità e di sovrintendere sul loro comportamento, tenendo i contatti con le strutture ospitanti. Essendo 9 i tutor coinvolti nel progetto, Start Up ospiterà un massimo di 45 ragazzi alla settimana, ognuno dei quali potrà, decidere per quante settimane coinvolgersi nel progetto.
Le attività lavorative in cui saranno inseriti sono la cooperativa Paolo Babini (nello specifico il chiosco Piada 52 e la Casa di Accoglienza per anziani San Paolo), l’azienda agricola Desidia (che è anche agriturismo e fattoria didattica), Il Maneggio Raggio di Sole (attività equestre per bambini), la cooperativa L’Accoglienza (Centro Estivo Villa Gesuita), l’associazione Welcome (anch’essa Centro Estivo), la Caritas diocesana (Centro di Ascolto Buon Pastore e Emporio della Solidarietà), il Comitato per la Lotta contro la Fame nel Mondo (attività di recupero di arredi e oggetti usati), l’Opera don Pippo (Centro Diurno e Residenziale per persone disabili) e la Casa Nostra Signora di Fatima (centro socio-riabilitativo per diversamente abili).
Particolarmente interessanti sono state le testimonianze, comunicate tramite un video, di giovani che hanno vissuto l’esperienza di Start Up negli anni passati: dalla voce di tutti è emersa la positività dell’esperienza, in termini di nuove relazioni e amicizie, dell’importanza del lavoro di squadra, del buon utilizzo del tempo, fino a considerazioni relative al concetto della fatica, strada obbligata per raggiungere risultati e della comprensione del valore del lavoro nella vita degli adulti.
Per partecipare al progetto Start Up viene richiesto un contributo settimanale di euro 60,00, parte del quale viene riconosciuto al ragazzo quale rimborso per il lavoro svolto. Al termine dell’incontro si sono effettuate le iscrizioni dei ragazzi: si è registrato il tutto esaurito sui posti disponibili, un aspetto, questo, che testimonia il bisogno di proposte educative di sostanza, nel periodo estivo, per gli adolescenti.